L’omesso o tardivo rilascio di tale certificazione, cosଠcome pure il rilascio di una certificazione con dati incompleti o non veritieri, èpunito con una sanzione amministrativa da 258 a 2.065 euro, ai sensi dell’art. 11, c. 1, lett. a) del D.Lgs. 471/1997.
ritenuta d’acconto
Tipologie di ritenuta d’acconto
Esistono diverse tipologie di ritenute d’acconto, tra queste la pi๠conosciuta èsenza dubbio la ritenuta d’acconto dei liberi professionisti. In questo caso si tratta di trattenute Irpef sui redditi di lavoro autonomo e che vengono applicate quando si svolge una prestazione occasionale oppure in caso di prestazione resa da un soggetto titolare di partita Iva.
Ritenuta d’acconto contribuenti minimi
L’applicazione di tale regime prevede quindi l’applicazione della ritenuta d’acconto dell’imposta sostitutiva e l’addebito in fattura del contributo integrativo del 2/4% per i professionisti iscritti alle casse di previdenza o del contributo previdenziale del 4% per i professionisti iscritti alla gestione separata Inps.
Come fare la ritenuta d’acconto
Anche dal punto di vista della forma èpossibile scegliere tra varie soluzioni, utilizzando un modulo ritenuta d’acconto strutturato in tabella oppure redatto in forma discorsiva.
Modulo ritenuta d’acconto
Ritenuta d’acconto non versata dall’azienda
Nel caso in esame, in particolare, la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dell’Agenzia delle Entrate e ha rigettato la sentenza pronunciata dalla Commissione Tributaria che, in considerazione della buona fede del soggetto, aveva accolto il ricorso di una contribuente esonerando la stessa da ogni obbligo fiscale per la fattispecie in esame, evidenziando l’obbligo primario del datore di lavoro.
Modulo ritenuta d’acconto professionisti
Di seguito un esempio di ritenuta d’acconto effettuata da un professionista.
Certificazione ritenute d’acconto 2011
Tale dichiarazione viene redatta in forma libera e deve contenere i dati del sostituto d’imposta e del lavoratore percipiente, la natura del compenso, il totale delle somme corrisposte e delle ritenute operate e versate. Per effettuare tale dichiarazione puಠessere utilizzato il modello certificazione ritenuta d’acconto.
Moduli ritenute d’acconto
Esistono diverse tipologie di redditi soggetti a ritenuta d’acconto, tra questi figurano in prima linea i redditi da lavoro dipendente e i redditi da lavoro autonomo.
Modello certificazione ritenuta d’acconto
Questo sempre che i soggetti percipienti non siano lavoratori dipendenti o collaboratori a progetto, in quanto in questo caso l’obbligo viene assolto mediante la consegna del CUD. Le certificazioni e i modelli CUD, inoltre, devono poi essere allegati dal sostituto d’imposta al modello 770.
Ritenuta d’acconto cos’à¨?
Il sostituto d’imposta, in particolare, deve versare all’erario la ritenuta d’acconto tramite il modello F24 entro il giorno 16 del mese successivo a quello del pagamento, compilando la sezione “erario” con il codice tributo 1040, il mese e l’anno in cui èstato effettuato il pagamento a favore del percipiente.
Ritenute sulle ristrutturazioni, servono chiarimenti
In sostanza, la nuova norma prevede questo: considerato che i contribuenti, per fruire delle detrazioni IRPEF del 36% e del 55% per i lavori di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica, devono, fra le altre cose, pagare il dovuto con bonifici bancari “speciali†(in cui cioèdevono precisare i dati di cliente e fornitore e il riferimento alla legge di agevolazione), su tali bonifici la banca deve ora operare una ritenuta d’acconto del 10%.
Scattano le ritenute sui bonifici per ristrutturazione
Com’ noto, i contribuenti possono dedurre dal reddito imponibile ai fini IRPEF parte delle spese sostenute per lavori di ristrutturazione edilizia o per la riqualificazione energetica degli edifici: su questo tipo di oneri, ed entro precisi limiti massimi di spesa, èriconosciuta una detrazione complessiva rispettivamente del 36% e del 55%, da ripartire negli anni.
Fra le condizioni richieste per accedere al beneficio fiscale, perà², èrichiesto che i pagamenti avvengano tramite bonifico bancario o postale, e in tali bonifici devono emergere una serie di indicazioni (partita IVA del destinatario, riferimento legislativo…) che la banca provvederà a trasmettere all’Agenzia delle Entrate.
Bonifici di fine anno ai professionisti
Un tema su cui Betunio si èsoffermato concerne i pagamenti eseguiti alla fine dell’anno verso i professionisti e gli altri lavoratori autonomi mediante bonifico bancario.
Tassa sulla lode, dietrofront delle Entrate
Ma se, fino a poche settimane fa, gli studenti potevano almeno contare di avere la somma per intero, ora, invece, il discorso pare essersi complicato.