Come ogni anno, la tensione del popolo delle partite IVA èpalpabile, poichè si sa che il peso di Gerico èdeterminante per individuare chi sarà sottoposto a controlli fiscali negli anni a venire; e questi timori sono fondati, sebbene, in seguito alle famose sentenze della Cassazione del dicembre scorso, l’Agenzia delle Entrate abbia stabilito di attribuire agli studi un peso pi๠modesto in fase di accertamento.
studi di settore
Circolare AdE 19-2010: indicazioni sul contenzioso tributario
Studi di settore 2010
Come ogni anno, per circa un terzo di questi studi (per l’esattezza, 69) èstata apportata una completa revisione, mentre per i rimanenti si ètrattato pi๠semplicemente di aggiornare la versione dell’anno scorso.
Studi di settore lavanderia: la maglia nera va a loro
Nell’occasione, Befera (che, anche per il ruolo rivestito, difende il sistema statistico) ha illustrato alcuni risultati riferiti al periodo d’imposta 2007.
Studi di settore in vendita con BeonBusiness
Chiunque (privati, imprenditori, professionisti, banche, associazioni di categoria…) potrà accedere ai dati aggregati ricavati dai modelli di comunicazione rilevanti per gli studi di settore inviati dai contribuenti negli anni passati.
Studi di settore 2009, uno su cinque èincongruo
àˆ emerso, innanzitutto, che il 60% dei contribuenti èrisultato “congruo naturaleâ€, ossia ha superato il vaglio del software Gerico senza particolari difficoltà .
Studi di settore 2007: risultati finali
I contribuenti sottoposti agli studi sono stati 3.734.932, di cui il 68% sono persone fisiche, il 18% sono società di persone e il 14% sono società di capitali e altri soggetti IRES.
Crollano gli accertamenti da studi di settore
In sostanza, èormai pacifico (ma ci sono voluti anni di battaglie legali e dottrinarie) che non èpossibile rettificare il reddito dichiarato dal contribuente basandosi esclusivamente sui risultati statistici derivanti dagli studi di settore.
Studi di settore come strumento statistico
L’idea èquella di rivendere sul mercato le banche dati raccolte anno dopo anno. Ci si èresi conto, cioà¨, che gli studi di settore offrono uno spaccato statistico dettagliatissimo dell’imprenditoria italiana, il quale, meglio di molte chiacchiere, èin grado di mettere in luce quali settori sono in crescita e quali in difficoltà , quali aree geografiche sono pi๠promettenti per un dato business, quali bisogni finanziari o strumentali presentano gli aderenti alle singole tipologie di attività .
Le ricette dei commercialisti per il Fisco
All’ordine appartengono oggi circa centodiecimila iscritti, ma tale numero èin continua crescita.
Nel corso dell’incontro, cui hanno partecipato anche i ministri Alfano e Brunetta e i vertici dell’Agenzia delle Entrate, l’intervento pi๠atteso èstato quello del presidente Claudio Siciliotti, che ha avuto occasione di ripetere una volta di pi๠le soluzioni di sistema che i tecnici del settore fiscale suggeriscono di introdurre all’interno della legislazione tributaria italiana.
Studi di settore, arrivano le analisi regionali
Non si tratta, infatti, di provvedere solamente al tagliando triennale cui ogni studio di settore èsottoposto, ma anche di integrare tutti i duecentootto studi sulla base delle risultanze degli specifici indicatori anti-crisi introdotti all’inizio di quest’anno; indicatori, fra l’altro, del tutto sperimentali, e che dunque devono a loro volta essere testati e migliorati.
Programma di revisione degli studi di settore
La legge, infatti, stabilisce che ogni studio deve essere sottoposto al pi๠tardi entro tre anni ad un aggiornamento: il “tagliando†ha la funzione di adeguare lo strumento di accertamento alla nuova situazione dei settori interessati nonchè di apportare le correzioni ritenute utili rispetto alla precedente versione.
Benefici dello scudo fiscale
àˆ stabilito, infatti, che i capitali e gli eventuali illeciti dichiarati dal contribuente che si avvale dello scudo si devono considerare come “inesistenti†sotto numerosi punti di vista.
Sanzioni sugli studi di settore errati o falsi
Appare perciಠutile offrire un quadro di sintesi di cosa potrebbe accadere qualora siano comunicati dati infondati o incompleti.
Precisiamo subito che non assume alcuna rilevanza l’intenzione del contribuente: errori in buona fede ed artifici in mala fede, difficili da distinguere, portano alle medesime conseguenze.
Rush finale per l’invio delle dichiarazioni 2009
Il termine, infatti, èquello di mercoledଠ30 settembre. àˆ entro quella data che andranno inviati innanzitutto, il modello UNICO: ossia l’ordinaria dichiarazione dei redditi (la sua alternativa, il 730, èuna soluzione semplificata prevista soltanto per chi detiene redditi da lavoro dipendente e assimilati), che, per imprese e professionisti, deve contenere anche la dichiarazione IVA e gli studi di settore (o i parametri contabili o gli indicatori di normalità economica, a seconda dei casi).