Il mercato del turismo èquello che maggiormente dovrebbe interessare il nostro Paese visto che abbiamo numerose ricchezze da valorizzare. E questo lo hanno capito anche gli italiani che nell’81,1% dei casi hanno scelto una destinazione nello Stivale, mentre quando hanno guardato all’estero si sono diretti in Spagna e Francia.Â
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Servizi a domicilio, un business in crescita
Nei Paesi avanzati, il tempo èper definizione il bene scarso per antonomasia. Ognuno di noi vorrebbe o dovrebbe fare mille cose ogni giorno, ma materialmente non puà²; o, anche potendo, i troppi impegni quotidiani svuotano di energia e concentrazione, costringendoci a rimandare sine die l’acquisto di un paio di scarpe oppure la prenotazione delle vacanze.
Buoni vacanze per famiglie povere
Per alleviare le difficoltà delle famiglie indigenti che risiedono nel nostro Paese, il legislatore deve aver pensato che le indennità di disoccupazione o la messa in mobilità non sono sufficienti.
Per far sentire i nostri concittadini meno fortunati alla stessa stregua di una normale famiglia italiana, si èstabilito lo stanziamento dei cosiddetti “buoni vacanzaâ€, che consentono di addebitare allo Stato parte delle spese di una vacanza al mare, in montagna, nelle città d’arte o dove si preferisce.
Per far sentire i nostri concittadini meno fortunati alla stessa stregua di una normale famiglia italiana, si èstabilito lo stanziamento dei cosiddetti “buoni vacanzaâ€, che consentono di addebitare allo Stato parte delle spese di una vacanza al mare, in montagna, nelle città d’arte o dove si preferisce.
Per i turisti, pi๠scelte anticipate e meno last-minute
Non sono solo le offerte nella distribuzione commerciale a subire un’evoluzione e una complessiva perdita d’appeal: anche nel settore dei viaggi e delle vacanze il 2009 ha registrato dei fenomeni inediti che per gli addetti ai lavori occorrerà monitorare anche negli anni a venire.
Per la prima volta dopo anni di scalata continua, ha iniziato a perdere smalto la formula del last-minute, che l’ultima estate ha visto calare il suo peso complessivo dal 31% dell’anno precedente al 29%. Intendiamoci, èpur sempre una percentuale ragguardevole, ma rimane un campanello d’allarme per gli operatori specializzati.
Viaggi e lavatrici in testa ai sogni per la ripresa
Oltre alla fotografia dei consumi degli italiani nel recente passato, oggetto dell’ultima indagine dell’Istat, i produttori dei beni e dei servizi di consumo hanno grande bisogno di informazioni su quali saranno le tendenze di spesa delle nostre famiglie quando finalmente la ruota della nostra economia riprenderà a girare.
Ci ha pensato la società Nielsen, che ha interrogato un vasto campione di cittadini per sapere a quali sacrifici hanno dovuto andare incontro nei lunghi mesi di cinghia ristretta e dunque quali saranno le prime spese che si permetteranno non appena sarà finalmente possibile.