I consumatori e alcune tipologie di imprese non possono fare a meno dei servizi postali per questo la notizia relativa all’aumento delle tariffe di alcuni servizi come la prioritaria, èfinita all’attenzione dell’AGCOM che ne dovrà valutare la correttezza.Â
Finora èstata soltanto fatta una proposta ma anche questa risulta inaccettabile da parte delle imprese e dei consumatori. àˆ stato proposto di aumentare le tariffe della corrispondenza e in particolare della posta prioritaria che dovrebbe passare da 0,80 € a 3 €.
Una notizia che fa imbestialire i consumatori che si vedranno anche ripristinare il servizio di posta ordinaria ma con costi e tempi che risultano penalizzanti.
L’AGCOM dovrà allora valutare sia le nuove tariffe, sia il ripristino della corrispondenza ordinaria che era stata soppressa il primo maggio del 2006. Adesso tornerà in campo con un costo maggiorato. Si passerà infatti dai 0,45 € della lettera “ordinaria” alla tariffa per la stessa di 1 € con il recapito che passa a 5 giorni.
La posta prioritaria che veniva consegnata in un giorno, adesso avrà un recapito entro 2 giorni e la tariffa passa da 0,80 € a 3 €. La tracciabilità della posta, in pià¹. arranca, perchèsul sito di Poste Italiane si potranno avere informazioni sul recapito o non recapito della posta ma quella notizia non potrà essere valida ed utilizzata come certificazione.
Secondo i consumatori gli aumenti proposti sono in contrasto con il servizio offerto che èrisultato per lo pi๠scadente. Tanto per capire l’impatto di questi aumenti proposti per i servizi postali, diremo che ogni famiglia, dovrà sborsare circa 121 euro in pi๠all’anno.
Federconsumatori e Adusbef si sono rivolte all’AGCOM per evitare questi aumenti.