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Nuove tasse sulla casa

Gli esperti sono concordi nel ritenere che uno dei problemi fondamentali del mercato immobiliare italiano èl’incertezza normativa. Chi pensa di acquistare una immobile e di affittarlo per un determinato numero di anni, infatti, non puಠpianificare con sufficiente attendibilità  a quanto ammonta lo sgravio fiscale a cui va incontro.

Lo scenario fiscale, infatti, rischia di mutare radicalmente per via del decreto sul federalismo fiscale in via di approvazione e per le misure di riduzione del debito pubbliche che con ogni probabilità  verranno prese in futuro.


Ma andiamo a vedere quali sono le possibili misure che probabilmente andranno a mutare radicalmente l’attuale scenario fiscale. Tra le misure pi๠probabili rientra la cosiddetta cedolare secca, una misura che consente al privato che affitta un immobile residenziale di pagare non pi๠le aliquote progressive Irpef (che vanno da un minimo del 23% ad un massimo del 43%) ma un’aliquota fissa del 21% se l’affitto èa canone libero e del 19% se l’affitto èa canone concordato. Un indubbio vantaggio che presenta perಠuno svantaggio, ossia l’impossibilità  di modificare l’importo durante la durata del contratto, mentre attualmente èconcessa la possibilità  di adeguarlo al costo della vita. La scelta della cedolare secca, tuttavia, non sarà  obbligatoria ma la decisione dovrà  essere presa al momento della stipula del contratto e dovrà  essere comunicata all’inquilino.

Pi๠che probabile l’introduzione dell’Imu, che salvo imprevisti dovrebbe entrare in vigore dal 2014. Si tratta di un imposta municipale destinata a sostituire l’Ici e che sarà  pari al 7,6 per mille per le case tenute a disposizione e andrà  dal 3,8 al 5,8 per mille per le case in locazione.

E’ possibile, inoltre, che venga concessa ai comuni la possibilità  di adeguare ai valori di mercato le rendite che costituiscono la base per il calcolo delle varie imposte immobiliari.