Dopo la proroga del 21 aprile scorso delle domande per la presentazione della rottamazione delle cartelle Equitalia, scatta adesso la fase due con l’invio dei piani di rimborso che dovranno pervenire al contribuente entro il 15 giugno. Ma forse qualcosa potrebbe cambiare anche nel meccanismo della rateizzazione.
Stando alle ultime indiscrezioni sulla manovra correttiva, sembra che potrebbero aumentare il numero delle rate di rimborso previste: aderire alla rottamazione comportava la possibilità di effettuare il rimborso in una soluzione unica o in un massimo di cinque rate distribuite fra il 2017 e il 2018. La prima rata dovrà essere versata a luglio (con il 24% della somma dovuta), la seconda a settembre 2017, la terza a novembre 2017 (con il 23% della somma dovuta), la quarta ad aprile 2018, la quinta a settembre 2018 (con il 15% della somma restante).
Insomma in questo modo modo il 70% dell’importo dovrà essere saldato entro la fine del 2017 e il restante 30% entro il 2018.
Adesso perಠspunta l’ipotesi del ritocco per aumentare il numero delle date per i pagamenti fondamentalmente per scongiurare il rischio che i contribuenti possano saldare la prima rata, ma non saldare le successive.
Anche il ritardo nel pagamento di una sola rata comporta infatti l’esclusione dalla procedura di rottamazione: a quel punto Equitalia procederà al ripristino delle somme ancora dovute attraverso le normali procedure di riscossione.
E chi aveva stabilito una piano di rateazione precedente che era stato interrotto per aderire alla rottamazione potrà tornate rateazione stabilita già non versando la prima rata di luglio. Ma èinteresse del Governo far sଠche i capitali previsti rientrino tanto da essere disposto ad aumentare il numero delle rate concesse.
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