Ormai si siamo davvero: la cosiddetta tassa Airbnb sta per entrare effettivamente in vigore a partire dal 16 ottobre.
Introdotta con la manovra correttiva della Legge di Stabilità 2017 (Dl 50/2017), la tassazione per gli affitti brevi, considerati tali fino a 3un massino di 30 giorni e gestiti attraverso Airbnb o altri portali web o intermediari simili, saranno obbligati al versamento della cedolare secca al 21%.
La prima scadenza era stata in realtà fissata per lo scorso 17 luglio con il primo versamento previsto della ritenuta del 21% sui canoni incassati a giugno dagli operatori che gestiscono contratti e pagamenti. Il caos e la norma decisamente poco chiara perಠha fatto il resto rendendo di fatto inapplicabile la legge e facendo slittare la prima applicazione in attesa dei necessari chiarimenti. Accertamenti e sanzioni sul mancato adempimento sino stati pertanto previsti fino al 12 settembre, ma le nuove regole scatteranno senza ulteriori proroghe dal 16 ottobre per i canoni gestiti in settembre.
Obiettivo del provvedimento, èfare in modo tale che l’imposta sull’affitto sia effettivamente versata all’Erario, diversamente da quanto èavvenuto fino a questo momento. E le multe per l’intemerdiario inadempiente si preannunciano salate visto che potrebbero arrivare anche a un massimo di 2000 euro.
E a ridosso dell’entrata in vigore della norma dopo la proroga di tre mesi dallo scorso luglio, èanche stato confermato l’avvio immediato, proprio in vista della scadenza del 16 ottobre, della formazione per gli agenti immobiliari per potersi districare al meglio nell’applicazione della nuova “tassa Airbnbâ€.
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