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Tasse locali in crescita del 7,2% nel 2011

Da uno studio condotto da Krls Network of Business Ethics per conto dell’Associazione Contribuenti Italiani èmerso che nel corso del prossimo anno ci sarà  un notevole incremento sia delle imposte locali che di quelle statali, nonostante la pressione tributaria in Italia ètra le pi๠alte in Europa e rappresenta un chiaro ostacolo alla crescita del Paese.

Secondo lo studio, in particolare, nel 2011 le tasse locali segneranno un incremento del 7,2%, passando da 111,8 a 119,9 miliardi di euro, mentre i tributi statali registreranno una crescita del 3,6%.


Per quanto riguarda le imposte locali la media per il 2011 èdi 1.790,30 euro pro capite. Tra tutte i comuni spetta a Campobasso il primato relativo al minor peso fiscale su contribuenti e imprese, ossia 890,40 euro pro capite, mentre al contrario il comune che in termini di tasse peserà  di pi๠sui suoi cittadini èNapoli con 2.612,20 euro pro capite, una somma su cui paradossalmente incide in maniera rilevante la tassa sui rifiuti che ammonta in media a 569,20 euro, contro la media nazionale di 264,50 euro. Segue Milano con 2.505,00 euro a contribuente, Aosta con 2.426,20 euro, Bologna con 2.470,10 euro e Roma con 2.469,80.

Vittorio Carlomagno, presidente dell’Associazione Contribuenti Italiani, ha commentato i dati emersi dallo studio sottolineando come questa crescita spropositata sia causata principalmente dall’assenza in Italia di un Garante per la sorveglianza dei tributi, per questo motivo a suo avviso èassolutamente necessaria l’istituzione a livello regionale di un apposito sportello che avrà  il compito di sorvegliare la tassazione degli enti locali, svolgere un’attività  di coordinamento e di confronto con le altre istituzioni locali per contrastare l’evasione fiscale e monitorare la tax compliance favorendo il dialogo tra le associazioni dei contribuenti, le amministrazioni finanziarie e gli agenti delle riscossione.