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Canale Civis a regime

Dal 14 gennaio èdivenuto definitivo l’utilizzo del canale telematico denominato “Civis”. Civis nacque diversi mesi fa come esperimento in alcune Regioni italiane (Lombardia e Toscana in primis, altre otto in un secondo momento) e gli ottimi risultati ottenuti hanno spinto a vararlo in forma definitiva sull’intero territorio nazionale.


Si tratta di uno strumento telematico interno al canale Entratel, lo stesso con il quale gli intermediari abilitati (commercialisti, consulenti del lavoro ecc.) inviano le dichiarazioni fiscali, eseguono pagamenti tramite F24 e cosଠvia.

Ora, mediante Civis, èattribuita loro una facoltà  in pià¹. In pratica, hanno ora la possibilità  di contestare gli avvisi di irregolarità  inviate ai contribuenti da loro assistiti e conseguenti al controllo automatizzato delle dichiarazioni. Ogni dichiarazione fiscale, a partire da quella dei redditi, èsoggetta infatti nei mesi successivi al controllo automatizzato, che mette in luce eventuali incongruenze interne.
Spesso e volentieri al controllo automatizzato seguono gli avvisi di irregolarità , con richieste di versamento di imposte mancate, interessi e sanzioni.

Ma, con grande frequenza, tali avvisi nascono da problemi formali che il computer non èin grado di riconoscere (per esempio, un errato codice tributo indicato in F24) e basta una chiacchierata allo sportello dell’Agenzia delle Entrate per rimettere a posto le cose.


Con Civis, perà², non sarà  pi๠indispensabile recarsi fisicamente presso l’Agenzia. Sarà  infatti consentito, da parte degli intermediari, inviare una richiesta per via telematica con tutte le proprie osservazioni, prove e deduzioni, che i funzionari di back-office dell’Agenzia elaboreranno con comodo nei giorni successivi.

Questa soluzione non solo semplificherà  la vita degli intermediari, ma sarà  indirettamente utile anche per il privato cittadino, che vedrà  ridursi drasticamente la fila davanti agli sportelli.