In pratica, l’idea-base èquella per cui sia l’ente impositore (che sia un’Agenzia fiscale, un Comune o una Regione) che il contribuente possano inviare i loro ricorsi e controricorsi, nonchè le memorie e le documentazioni a supporto, tramite il web; e, sempre per via telematica, verrà notificata la sentenza alle parti.
Naturalmente risulterà indispensabile disporre di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata.
Ma non basta: lo strumento telematico risulterà utile anche per accedere al fascicolo del procedimento e consultare tutti i documenti disponibili, nonchè appurare lo stato di avanzamento delle pratiche.
L’adozione di questa soluzione risulta utile sia per ridurre i tempi e facilitare la fruibilità del processo tributario, sia per favorire il risparmio di carta (esigenza molto avvertita da parte della Pubblica Amministrazione); tutto questo, comunque, col vincolo di evitare qualunque detrimento dell’efficienza e della trasparenza dei procedimenti amministrativi.
Prima di applicare una tale rivoluzione del modo di pensare, prima ancora che di agire, da parte degli operatori, si rende comunque necessaria una fase sperimentale, come accennato. Come ambito di prova si sono scelte la commissione tributaria provinciale di Roma e la commissione regionale del Lazio.
La sperimentazione durerà fino a tutto luglio 2010 e convivrà con le forme tradizionali del procedimento; nulla esclude, comunque, che in seguito possa esserci una proroga oppure una nuova sperimentazione altrove.
Nelle prossime settimane il Dipartimento delle Finanze avvierà delle iniziative a carattere formativo per favorire la conoscenza della nuova procedura.