Si stima che circa cinquantamila posti di ogni genere siano tuttora vacanti o affidati a precari, nonostante la disponibilità delle imprese all’assunzione.
Il problema principale, spiegano gli addetti ai lavori, sta nella scarsa appetibilità della maggior parte dei posti offerti: camerieri, cuochi, addetti alle pulizie e alla reception… Non mancano, tuttavia, le richieste per mansioni pi๠qualificate: capo ricevimento, maitre, addetti al web marketing (gestori della promozione nonchè delle prenotazioni e degli altri servizi gestiti via Internet).
La causa, perà², sta a monte, e cioènel nostro sistema formativo. Oggigiorno abbondano i corsi di laurea che si interessano di turismo: il problema èche viene sfornato un numero eccessivo di esperti di dinamiche dei flussi turistici e di gestione delle ricchezze culturali e ambientali del nostro Paese, e pochissimi addetti a ruoli pi๠pratici e manuali.
La soluzione suggerita èquella di ridimensionare i corsi di alta formazione, per renderli pi๠consoni alle limitate esigenze del mercato, e invece di sviluppare ampiamente la formazione di base erogata mediante le scuole alberghiere.
Ma non sarà sufficiente, semplicemente, aumentarle di numero: ancora pi๠importante èfavorire l’integrazione fra scuola e mondo del lavoro, con la crescita di stage e tirocini dei ragazzi all’interno delle strutture turistiche, nonchè inserendo imprenditori del settore all’interno delle commissioni di maturità , se non addirittura nel corpo docente.