Per questo motivo, sorgeranno sempre pi๠grandi aziende, anche a livello internazionale, che si occuperanno dei numerosissimi e diversificati problemi legati a questo campo.
E se prima dunque il riciclaggio era appannaggio prevalentemente di imprese locali di medie dimensione costituite soprattutto da tecnici industriali, gli scenari che si apriranno nel futuro saranno pi๠ampi.
Ferma restando, infatti, la presenza di ingegneri e periti sempre pi๠preparati e dalle conoscenze integrate in diversi campi della scienza, si apriranno spazi enormi anche per altre figure professionali: esperti di marketing, di finanza, di gestione delle risorse umane.
Imprese sempre pi๠grandi, infatti, dovranno dotarsi di personale preparato a trecentosessanta gradi. Le esperienze del gruppo Hera e di quello Amiat, operanti rispettivamente in Emilia-Romagna e in Piemonte, con centinaia di dipendenti a testa e continue assunzioni per irrobustirsi in una prospettiva futura di sviluppo, sono illuminanti in tal senso.
Insomma, dalla raccolta differenziata alla gestione delle discariche fino alla valorizzazione dei rifiuti le possibilità di crescita occupazionale sono tante.
Ma anche le aziende impegnate in tutt’altro ramo dovranno dotarsi necessariamente di uffici dedicati al ciclo dei rifiuti di crescente importanza. Già oggi, d’altronde, dalla Fiat a Trenitalia sono stati istituiti degli staff vasti e preparati sul tema.