La passione per le monete èvista per lo pi๠come un hobby, analogo a quella per i francobolli propria dei filatelici. Quelli che forse non si sa èche esiste una nicchia di mercato in crescita con interessanti prospettive lavorative per i pi๠competenti; d’altronde, in questo momento, in tutta Italia esistono venticinque università che hanno istituito almeno un esame di numismatica all’interno dei corsi di laurea attivati.
Le possibilità di impiego sono diverse, ma principalmente come collaboratori di musei e consulenti per tribunali e altri enti pubblici; in alternativa, si puಠcollaborare con case d’aste oppure impegnarsi nell’insegnamento in specifici corsi di formazione per i futuri numismatici. In genere, comunque, si tratta di impieghi occasionali o a tempo determinato, e solo pi๠raramente si puಠaspirare a qualcosa di pià¹, cosa possibile soprattutto se si aggiungono conoscenze anche in altri campi dell’arte meno elitari.
Tuttavia, secondo le associazioni di appassionati si stima che attualmente siano circa 1.100 gli occupati in Italia in ruoli legati alla numismatica, e che nei prossimi anni si verranno a creare almeno altri duecento posti in Italia e tremila nel resto del mondo: principalmente negli altri Paesi dell’Europa occidentale, dove l’hobby èpi๠diffuso, ma anche in Giappone e Stati Uniti.
Va notato che per trovare lavoro non ènecessariamente richiesto un titolo di studio apposito, che d’altronde non esiste, ma solo una grande conoscenza e passione personale per la materia. Per dirigere un museo, perà², diventa indispensabile possedere perlomeno una laurea specialistica in una materia attinente ai beni culturali, alla storia o all’archeologia.