Ottenere la qualifica non èsemplice. Occorre uscire da un istituto professionale con indirizzo specifico nel settore ligneo (in Italia sono in tutto una ventina, localizzati per lo pi๠in Lombardia) oppure seguire uno dei corsi formativi di durata biennale o triennale organizzati periodicamente in tutte le Regioni.
Ma la qualifica, per quanto dura da conseguire, rappresenta poi una strada in discesa per il mondo del lavoro. Il preside dell’istituto professionale Meroni di Lissone (MI), intervistato dal “Sole 24 Oreâ€, assicura che tutti i diplomati trovano un posto di lavoro nel giro di pochi mesi (con buone prospettive di carriera per i pi๠bravi), e conferma che la domanda da parte delle aziende rimane parzialmente insoddisfatta: non a caso, diversi istituti scolastici hanno deciso di aumentare le classi di specializzandi.
I motivi di queste carenze di lavoratori disponibili sono probabilmente due. Il primo èda ricercarsi nella scarsa notorietà di questo settore: molti ragazzi, probabilmente, snobbano questi istituti tecnici perchè ne ignorano le potenzialità .
C’ perಠanche un secondo motivo, legato all’immagine tradizionale della bottega del falegname, che nel Duemila appare poco attraente per le nuove generazioni. In realtà l’esperto del legno deve saper utilizzare programmi informatici molto complessi come il CAD, allo scopo di progettare mobili e arredi al passo con i tempi.
Questo, naturalmente, non significa che non bisogna anche essere portati all’utilizzo degli strumenti pi๠tradizionali, dal martello ai chiodi, dalla pialla alla sega, e, pi๠in generale, avere confidenza con il lavoro manuale.