E’ entrato ufficialmente in vigore il bonus bebèper madri lavoratrici cosଠcome stabilito dalla legge di riforma Fornero che ha modificato totalmente questo aspetto della normativa. La legge di riforma del lavoro n. 92 del 2012 ha infatti previsto che i voucher Inps per pagare le baby sitter saranno solo di tipo cartaceo e con tagli da 10 e 20 euro.
Si tratta in pratica della nuova versione 2013 del bonus bebè che viene identificato a livello di normativa come un contributo economico che l’Inps concede alle madre lavoratrici che non godono del diritto del congedo parentale nei limiti del loro contratto di lavoro.
Il congedo parentale puಠessere ad esempio usato per pagare la retta di asili nido pubblici o privati oppure per pagare, appunto, la baby sitter. Per quanto riguarda perಠquesto caso si devono utilizzare i buoni lavoro, cioèi voucher Inps. Il contributo elargito dall’Inps con la riforma Fornerಠavrà un valore di 300 euro al mese e potrà durare per un tempo massimo di 6 mesi. Questo arco di tempo potrà essere ridotto a tre mesi per la madri lavoratrici dipendenti iscritte alla Gestione separata dell’Inps.
Le madri interessate a ricevere questo bonus sono perಠtenute ad effettuare la comunicazione preventiva di inizio prestazione prima di iniziare ad avvalersi del servizio di baby sitting. Dovranno essere comunicati alcuni dati come il codice fiscale personale della madre, il codice fiscale della baby sitter e i dati relativi al luogo di lavoro. Sarà quindi necessario fornire all’Inps l’indirizzo presso la quale si svolgerà il servizio di baby e anche le date presunte di inizio e di fine dell’attività lavorativa.
Le comunicazione avverranno attraverso il contact center Inps/Inail, oppure attraverso il numero di fax gratuito INAIL 800.657657. Altro modo per comunicare questi dati sarà il sito ufficiale dell’Inail, in particolare nella sezione dedicata ai clienti, cioèalla voce ‘Punto cliente’.
Una volta conclusa la giornata di lavoro, la madre lavoratrice che èin possesso dei voucher, prima di consegnare alla prestatrice gli stessi, dovrà provvedere ad intestarli, scrivendo su ciascuno di questi buoni lavoro e rispettando gli spazi, tutti i dati. Sarà quindi necessario inserire il proprio codice fiscale, il codice fiscale della prestatrice, il periodo della relativa prestazione. Inoltre sarà necessario convalidare il buono con la propria firma.
La prestatrice del servizio di baby sitting potrà riscuotere l’ammontare riscosso attraverso i buoni lavoro ricevuti, appositamente e correttamente compilati dalla committente, presentandoli all’incasso negli uffici postali presenti in tutto il territorio nazionale italiano. Dovrà essere presentato inoltre un documento di identità valido e quei buoni andranno riscossi entro e non oltre i 24 mesi dalla loro emissione.