La circolare diramata dall’Inps n. 119 nel giorno del 1 agosto 2013Â ha fornito dei chiarimenti in merito alle modifiche previste per la riforma Fornero per quanto riguarda i lavoratori vicini alla pensione
Pare infatti che siano previste delle agevolazioni per questa categoria di lavoratori, dopo che nei giorni scorsi si era parlato del pensionamento esuberi pubblica amministrazione. Infatti la circolare Inps ha ad oggetto in particolare l’articolo 4, commi da 1 a 7 ter della legge Fornero, la n. 92 del 28 giugno 2012 intitolata “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescitaâ€. Tale parte di articolo prevede in particolare la possibilità di stipulare degli accordi tra i datori di lavoro per favorire l’incentivo all’esodo. In particolare questo potrà manifestarsi solo nei casi di eccedenza di personale all’interno delle aziende che danno lavoro a pi๠di 15 dipendenti. L’accordo dovrà essere raggiunto anche con le organizzazioni sindacali dei lavoratori maggiormente rappresentative a livello aziendale.
Sarà proprio la figura del datore di lavoro che dovrà impegnarsi a corrispondere all’Inps l’importo di denaro necessario per fornire al lavoratore un importo sufficiente a garantire l’erogazione di una prestazione di importo pari alla pensione che gli sarebbe spettata al momento della risoluzione del rapporto di lavoro. Ovviamente l’importo verrebbe calcolato in base alle regole vigenti. Il versamento avverrebbe per l’accredito della contribuzione e fino al raggiungimento dei requisiti minimi per il pensionamento.
Questa prestazione come detto in precedenza potrà essere stipulata anche con le organizzazioni sindacali. Infatti èil datore di lavoro che sarà l’incaricato a presentare la domanda all’Inps. Essa dovrà essere accompagnata come garanzia della sua solvibilità da una fideiussione bancaria. Gli obblighi nei confronti del lavoratore sono infatti cosଠgarantiti in base a quanto si legge nel testo di legge. Successivamente l’accordo diverrà efficace successivamente alla procedura di validazione da parte dell’Inps, ossia l’istituto nazionale di previdenza sociale. Il compito dell’Inps sarà quello di verificare il rispetto dei requisiti previsti sia in capo al datore di lavoro che al lavoratore.
L’accordo dovrà essere prima accettato e successivamente il datore sarà obbligato a versare all’Inps una quota mensile per la prestazione e per la contribuzione figurativa correlata. In caso contrario l’Inps notificherà un avviso di pagamento e, ove necessario, procederà all’escussione della fideiussione.