Ancora tanta confusione e nulla di definito per quanto riguarda il tema delle tasse sulla prima casa. Non sembra infatti avere una fine il giro di nomi delle nuove imposte che dovrebbero andare a sostituire l’Imu, imposta municipale unica, introdotta da parte del Governo Berlusconi, ma nota alle cronache per essere entrate in vigore durante il periodo del Governo Monti.
Adesso salta fuori il nome di una nuova tassa, la cosiddetta Iuc, che secondo le previsioni sarebbe una supertassa costituita da una serie di altre già note imposte. La Iuc dovrebbe essere composta da Imu, Tasi e Tari. Dagli ultimi documenti provenienti dal Governo e dalle stanze del Parlamento si apprende che nel caso in cui l’Imu venga totalmente abolita sarà necessario comunque pagare la Tasi, la tassa sui servizi comunale e la Tari, la tassa rifiuti.
Ma le notizie non sono ben definite, infatti altre fonti fanno sapere che l’Imu non esisterà pi๠a partire dal 1 gennaio 2014, almeno per quanto riguarda la prima casa. Varie forze politiche confermano questa cosa, ma altre suggeriscono che non si chiamerà Imu, ma ci sarà comunque un’altra tassa. Magari si chiamerà Iuc, oppure Tasi e Tari, fatto sta che la tassazione, anche sulla prima casa, dovrebbe permanere.
L’acronimo Iuc sta ad indicare la nuova imposta unica comunale. Sono arrivate una serie di modifiche durante i lavori parlamentari, ovvero attraverso la serie di emendamenti che sono stati presi dai vari partiti politici nell’ambito della legge di stabilità 2014.
Secondo i primi documenti, la Iuc non dovrebbe riguardare la prima casa, come era stato previsto invece con l’Imu, nonostante fossero stati previsti una serie di sgravi ed esenzioni per le famigli con figli a carico.
Entrando nel dettaglio, possiamo sapere che la futura Iuc sarà composta da tre principali componenti:
- Tasi, tassa sui servizi comunali
- Tari, tassa sui rifiuti
- Imu, imposta muncipale unica
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