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Modifiche contratto a termine

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Il Parlamento sta mettendo mano al decreto occupazione emanato dal Governo Letta, ponendo molto attenzione alle modifiche inerenti il contratto a termine, cioèil rapporto di lavoro a tempo determinato. Questo tipo di contratto di lavoro èstato oggetto di novità  già  poco pi๠di un anno fa con la riforma Fornero sul lavoro, cioèla legge n. 92 del 2012 e poco pi๠di un mese fa con decreto occupazione cioèil D.L. n.76 del 2013 che sta per essere convertito il legge dello stato. Ulteriori modifiche erano stati apportati con delle novità  sul contratto a progetto

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Modifica intervallo contratto a termine proposta da Giovannini

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Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ha predisposto già  alcune proposte destinate ad apportare delle modifiche alla riforma Fornero entrata in vigore la scorsa estate, definita da lui stesso adatta ad un’economia in crescita e non ad una fase recessiva come quella che sta attraversando l’Italia.

Il primo intervento, da fare attraverso un decreto legge che potrebbe arrivare già  questa settimana, riguarda i contratti a termine, che a suo avviso la riforma Fornero ha reso meno convenienti nel tentativo di eliminare gli abusi alla flessibilità .

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Possibile riduzione pausa contratti a termine annunciata da Fornero

Il ministro del Welfare, Elsa Fornero, nel corso di un colloquio con Il Sole 24 Ore ha annunciato che presto sarà  varato un decreto interministeriale mediante il quale verrà  apportata una modifica alla disciplina dei contratti a tempo determinato, andando a ridurre il periodo di pausa che deve necessariamente intercorrere tra un rinnovo e l’altro.

Il ministro ha spiegato che attualmente si sta lavorando su tale decreto, che verrà  scritto anche sulla base di quelle che saranno le proposte delle parti sociali e che dovrebbero arrivare a breve.

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Contratto a tempo determinato ipotesi di proroga oltre 36 mesi

Per ricorrere ad un contratto a tempo determinato ènecessario che sussistano comprovate ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo. In altre parole, dunque, un datore di lavoro puಠassumere un dipendente con contratto a termine solo in determinati casi, ad esempio per sostituire una dipendente in maternità  oppure per far fronte ad un temporaneo aumento della produttività .

Al fine di tutelare i lavoratori ed evitare eventuali abusi nel ricorso a questa tipologia di contratto èprevisto che ciascun dipendente non possa essere impiegato presso la stessa azienda con uno o pi๠contratti di lavoro a termine per un periodo superiore ai 36 mesi.

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Contratto a tempo determinato e riforma del lavoro

Tra le novità  previste dalla riforma del lavoro predisposta dal governo Monti, che verrà  sottoposta all’approvazione del Parlamento nel corso dei prossimi giorni, figurano diverse iniziative destinate a contrastare l’eccessivo ricorso da parte delle aziende a tipologie contrattuali che nel corso degli ultimi anni hanno trasformato gli italiani in un popolo di precari.

Tra queste figura la norma destinata a scoraggiare il ricorso al contratto di lavoro a tempo determinato, prevedendo un maggior onere contributivo a carico delle aziende che scelgono di assumere lavoratori con contratto a termine.

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Contratti a termine senza causale

La legge prevede che la possibilità  di stipulare un contratto di lavoro a tempo determinato solo in presenza di determinare circostanze espressamente previste dalla legge (art. 1, co. 1, D.Lgs. 6 settembre 2001, n. 368) o dal contratto collettivo nazionale di riferimento, cosଠcome pure la legge prevede a carico del datore di lavoro l’obbligo di indicare sempre la motivazione per la quale èstato apposto un termine al contratto.

La stessa legge prevede perಠdelle eccezioni che consentono di stipulare un contratto a tempo determinato anche senza che sussistano specifiche ragioni tecniche, organizzative o sostitutive e senza la necessità  che tali motivazioni vengano indicate nel contratto.

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Proroga contratto di lavoro a tempo determinato

La legge non fissa una durata massima del contratto di lavoro a tempo determinato, fatta eccezione per i dirigenti che non possono essere assunti con contratto di lavoro a tempo determinato presso la stessa azienda per un periodo superiore a cinque anni.

In caso di contratti di lavoro a tempo determinato di durata inferiore a tre anni la legge prevede la possibilità  di prorogare la durata del contratto, purchè la durata del primo contratto e la successiva proroga non superino complessivamente i tre anni.

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Durata massima contratto a termine

Sono sempre di pi๠i datori di lavoro che ricorrono a contratti di lavoro a termine. A disciplinare questa tipologia di contratti di lavoro èil decreto legislativo n.368 del 2001, il quale stabilisce che l’imprenditore puಠricorrere ad un contratto di lavoro a termine qualora sussistano ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo.

E’ possibile ricorrere ad un contratto a termine, dunque, nel caso in cui occorre far fronte ad un temporaneo aumento della produttivà , nel caso in cui occorre sostituire temporaneamente del personale assente, quando occorre utilizzare delle professionalità  non presenti in azienda, ecc.

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