Con la circolare n. 13 del 29 gennaio 2016, l’INPS ha definito per la Gestione Separata, le nuove aliquote contributive reddito per l’anno 2016. Si tratta di aliquote di computo e ne abbiamo già parlato. Prendiamo ora in esame gli altri punti del documento
Gestione Separata
INPS Gestione Separata, aliquote contributive reddito per l’anno 2016
Con la circolare n. 13 del 29 gennaio 2016, l’INPS ha definito per la Gestione Separata, le nuove aliquote contributive reddito per l’anno 2016. Si tratta di aliquote di computo.
Gestione Separata, chi deve iscriversi
L’INPS fornisce numerose guide pratiche per lavoratori e datori di lavoro. Dopo aver preso in esame le regole per l’accesso all’esonero contributivo ecco di seguito le indicazioni per l’iscrizione alla Gestione Separata.Â
Aliquote INPS per la gestione separata
L’INPS ha comunicato quali saranno le aliquote 2015 per i collaboratori e i liberi professionisti iscritti alla gestione separata, indicando anche minimali e massimali di reddito, il calcolo che bisogna fare e le modalità di versamento.Â
Accesso gestione separata Inps
La legge stabilisce i requisiti di accesso alla pensione per tutti coloro che sono iscritti alla gestione separata Inps. La riforma Fornero, ovvero il decreto legge numero 214 del 2011, ha modificato in maniera sostanziale i requisiti pensionistici per gli iscritti alla suddetta gestione separata.
Pagamento contributi gestione separata
I contributi relativi alla gestione separata Inps devono essere ripartiti tra committente e collaboratore. Questa regola generale vale per tutti coloro che sono iscritti alla apposita sezione dell’Inps denominata “gestione separata”.
Indennità di malattia gestione separata Inps
Anzitutto ènecessario che i lavoratori non risultino iscritti ad altra forma di previdenza obbligatoria e che non siano pensionati, inoltre ènecessario che siano in possesso di determinati requisiti contributivi e reddituali.
Visita fiscale iscritti alla gestione separata
Ne deriva quindi che in caso di malattia anche i lavoratori iscritti alla gestione separata hanno l’obbligo di rispettare le fasce orarie di reperibilità , ossia dalle ore 10 alle ore 12 del mattino e dalle ore 17 alle ore 19 del pomeriggio.
Contributi gestione separata Inps oltre il massimale sono inutili
L’istituto di previdenza sociale, in particolare, ha risposto ad un quesito riguardante un amministratore di società iscritto alla gestione separata nei cui confronti, in relazione agli anni 2011 e 2012, la società ha versato contributi sull’intero compenso, superando cosଠil massimale annuo, trovando perಠsull’estratto conto Inps un accredito contributivo ridotto rispetto all’ammontare del versamento e pari al massimale contributivo.
Indennità una tantum co.co.pro. 2013
In particolare, l’articolo 2 della suddetta legge prevede che a partire dal 1° gennaio 2013 tale indennità debba essere riconosciuta solo ai collaboratori coordinati e continuativi iscritti in via esclusiva alla gestione separata presso l’Inps, che soddisfino al contempo una serie di requisiti.
Omesso versamento contributi co.co.co.
In particolare, sulla base dell’entrata in vigore della legge 183/2010, il nuovo reato si applica alle denunce pervenute dall’EMens a partire da novembre 2010.
Aliquote contributive gestione separata 2013
In particolare, per l’anno 2013 l’aliquota contributiva e di computo èstata elevata al 20%, con un incremento del 2% rispetto allo scorso anno, mentre rimane ferma al 27% quella per i soggetti privi di altra tutela previdenziale obbligatoria.
Gestione Separata INPS: contributi 2010
Contratto a progetto tassazione e contributi previdenziali
Dal 2001, invece, essi sono stati assimilati al lavoro dipendente, cui di fatto presentano maggiori somiglianze.
Quest’assimilazione comporta numerose conseguenze degne di nota. Il committente, innanzitutto, riveste fiscalmente il ruolo di sostituto d’imposta: ciಠsignifica che dovrà apportare trattenute fiscali e previdenziali per conto del lavoratore sulla sua busta-paga. Anche per i co.co.pro., dunque, stipendio lordo e stipendio netto sono valori ben distinti.
Prestazioni accessorie occasionali
Pi๠correttamente, la legge Biagi parla di “attività lavorative di natura meramente occasionale rese da soggetti a rischio di esclusione sociale o comunque non ancora entrati nel mondo del lavoro, ovvero in procinto di uscirneâ€.