Una delle novità approvate dal Governo Letta nella serie di norme a favore dell’occupazione giovanile èla modifica della disciplina del contratto a progetto. Questo genere di contratto era stato ritoccato anche dalla stessa legge di riforma del lavoro Fornero, cioèla la legge n. 92 del 2012 e adesso lo stesso decreto occupazione si occupa di riformarlo nuovamente.
Il decreto occupazione èstato approvato dal Consiglio dei ministri del Governo Letta durante questa settimana e ha apportato alcune rilevanti modifiche alla riforma del lavoro Fornero, sia dal punto di vista della facilitazione dell’occupazione per i giovani, sia per reintegrare le persone che ne sono fuoriuscite in età pi๠avanzata e hanno difficoltà a rientrare.
E’ sta rivista come primo provvedimento la forma del contratto a progetto. La differenza sostanziale èche primaera richiesto dalla legge che la stipula per iscritto dovesse contenere, solo ai fini della prova, alcuni elementi fondamentali, che erano ad esempio:
- descrizione del progetto
- il  contenuto caratterizzante
- il risultato finale che doveva essere conseguito
Adesso invece il decreto occupazione ha soppresso l’espressione della norma “ai fini della provaâ€, modificando quindi la legge nel senso che che gli elementi fondamentali del contratto devono essere indicati tassativamente.
Inoltre èstata prevista anche un’altra sostanziale modifica alla disciplina del contratto a progetto. Da adesso si prevede che questo tipo di contratto non deve comportare lo svolgimento di compiti meramente esecutivi e ripetitivi. Questo serve per evitare che questo tipo di contratti vengano usati per mascherare dei contratti di lavoro dipendente.
Prima dal contratto a progetto progetto erano esclusi sia i compiti palesemente esecutivi e anche quelli ripetitivi, infatti essi venivano considerati separatamente; adesso il decreto legge sull’occupazione prevede che siano rispettati in contemporanea almeno due requisiti per poter escludere il rapporto di collaborazione a progetto.
Il progetto infatti deve essere sempre connesso ad un certo e determinato risultato finale; inoltre non puಠconsistere in una banale, palese ed evidente riproposizione dell’oggetto sociale del committente.