Il decreto occupazione da poco divenuto legge dello stato numero 99/2013 promosso da parte del Governo di Enrico Letta ha apportato una serie di modifiche al contratto di lavoro intermittente.
decreto occupazione
Novità straordinari non pagati
Le nuove norme in tema di lavoro cercano di mettere dei rimedi a numerosi problemi che si sono verificati in questi ultimi anni, di crisi e non, nel mondo del lavoro. Si cerca infatti di curare una serie di aspetti e di aumentare le tutele dei lavoratori, senza perಠbloccare gli investimenti e la flessibilità delle imprese. L’intento del decreto occupazione infatti èquello di favorire le assunzioni da parte delle imprese, ma anche di stroncare della cattive pratiche adottate dalle stesse aziende per cercare di sfruttare al massimo le varie pieghe dei testi di legge.
Tutela lavoratori decreto occupazione
Il decreto occupazione del Governo Letta ha introdotto delle numerose novità per i lavoratori, oltre a creare un sistema di facilitazione e di sburocratizzazione delle regole, che dovrebbero favorire le assunzioni da parte delle imprese già dai prossimi mesi. Le stime parlano infatti di assunzioni previste per 190mila imprese.
Revisione legge sul lavoro
Il Governo Letta èfinalmente riuscito ad approvare in via definitiva il noto decreto lavoro, che nelle intenzioni dello stesso esecutivo avrà il compito di stimolare l’occupazione e favorire le assunzioni da parte delle imprese, che come proprio riferଠalcune settimane fa lo stesso Premier non hanno pi๠scuse per non assumere ed aumentare il numero dell’organico.
Modifiche contratto a termine
Il Parlamento sta mettendo mano al decreto occupazione emanato dal Governo Letta, ponendo molto attenzione alle modifiche inerenti il contratto a termine, cioèil rapporto di lavoro a tempo determinato. Questo tipo di contratto di lavoro èstato oggetto di novità già poco pi๠di un anno fa con la riforma Fornero sul lavoro, cioèla legge n. 92 del 2012 e poco pi๠di un mese fa con decreto occupazione cioèil D.L. n.76 del 2013 che sta per essere convertito il legge dello stato. Ulteriori modifiche erano stati apportati con delle novità sul contratto a progetto
Modifiche lavoro a voucher e impiego over 50
Il Governo Letta ha speso gli ultimi principali provvedimenti della sua azione per incentivare l’occupazione giovanile ed il ricollocamento nel mondo del lavoro degli over 50 che hanno per l’impiego a causa della crisi economica. Molti sono i provvedimenti contenuti nel testo di legge. Il crollo dei consumi si riflette su occupazione e quindi sull’entrate delle tasse dello stato: infatti calano ancora gli introiti Iva.
Requisiti incentivi assunzione giovani
Il testo di legge del Governo Letta, il cosiddetto decreto occupazione, adesso ènoto e definito e sono stati esplicati tutti i requisiti per accedere agli incentivi per l’assunzione a tempo indeterminato di giovani under 29 anni. Il decreto occupazione èstato approvato lo scorso 28 giugno 2013 nel corso del Consiglio dei Ministri ed èpassato con il numero di legge  n. 76.
Multe pi๠care per mancata sicurezza sul lavoro
Il Governo Letta compie un atto molto importante, ratificando una legge che andrà a punire con pene ed ammende pi๠severe i casi in cui non vengano rispettate le legge in materia di sicurezza sul lavoro. Proprio questa tema èntrato in primo piano dell’agenda del Governo con il decreto legge n. 76 del 2013 e dal 1 luglio scorso sono in vigore delle norme pi๠severe che prevedono multe e sanzioni pi๠salate per chi non rispetta gli adempimenti.
Novità contratto a progetto
Una delle novità approvate dal Governo Letta nella serie di norme a favore dell’occupazione giovanile èla modifica della disciplina del contratto a progetto. Questo genere di contratto era stato ritoccato anche dalla stessa legge di riforma del lavoro Fornero, cioèla la legge n. 92 del 2012 e adesso lo stesso decreto occupazione si occupa di riformarlo nuovamente.
Tassa sigarette elettroniche copre rinvio Iva
Il Consiglio dei Ministri del Governo Letta che si ètenuto nella giornata di mercoledଠ26 giugno ha sciolto alcuni importanti nodi della politica economica dei prossimi mesi. Durante la conferenza stampa il governo ha annunciato l’ufficiale stop dell’aumento dell’imposta sul valore aggiunto Iva dal 21% al 22%, posticipandolo al 1 ottobre 2013. Ciಠche ha permesso di stoppare l’aumento della tassazione, che avrebbe colpito i consumatori e sopratutto il livello dei consumi in forte calo, grazie all’introduzione della tassa sulle sigarette elettroniche e ad un aumento dell’acconto Irpef, l’imposta sulle persone fisiche.